lunedì 5 novembre 2007

Questioni matrimoniali

Mirtillo: "Mamma, per sposarsi ci si mette per terra? "
Cerco di capire cosa intenda ma non riesco. Mi viene il terribile sospetto che Lampone abbia fatto commenti sul fatto che il matrimonio metta a 90° ma non credo che voglia rischiare la vita così apertamente.
Strawberry: "No, si va in chiesa" (va beh, passatemi che non sempre sia così, ma insegno ciò che conosco)
Mirtillo: "Ma come si fa allora, a sposarsi?"
Strawberry: "Si va ad una messa che si chiama matrimonio e poi si è sposati"
Mirtillo: "ma allora io ti ho sposato!"
Strawberry: ?????
Mirtillo: "Si, ieri, ti ricordi, siamo andati a messa io e te"
Ok, Ok, me la sono cercata.

Chi l'ha vista?

Da giorni il blog della Casalinga americana is empty. Io sono dispiaciuta perchè mi piaceva leggere i suoi post e scambiare commenti. Era una conoscenza appena iniziata ed ora troncata così di netto. Passasse mai di qua qualcuno that knows qualcosa about her, please let me know.

martedì 9 ottobre 2007

Svelato l'arcano

Ribes: "Mamma, vorrei tanto cambiare casa".
Strawberry: "Ribes, abbiamo appena finito di pagarla. Cosa c'è che non va nella tua casa?".
R.: "La mia stanza è troppo lontana".
S: "Lontana da cosa?".
R: "Dalla tua".

Gioco maschio

"Zio, giochiamo a calsetto spusoente?". Astrozio risponde al mio sguardo interrogativo spiegando che il gioco consiste nel farsi rincorrere dai bambini con un loro calzino usato in mano. Lo scopo è passarlo sotto il naso dello zio. Nel caso in cui egli riesca ad impadronirsi dell'arma chimica impropria, questa sarà a sua volta passata sotto i nasini di Ribes e Mirtillo.
Ora attendo tristemente l'apertura della prima gara di rutto libero..

giovedì 13 settembre 2007

Vita notturna

Annientata dalla stanchezza sono finalmente in posizione orizzontale. I piccoli sono stati cacciati a forza nel loro lettino e stanno facendo il disastro (ma possibile che non siano mai stufi??). Di guardia è rimasto Lampone.
Sulla soglia del coma irreversibile sento Mirtillo che piange disperato e Ribes che urla: "sta cadendo!!". In un centesimo di secondo realizzo che Lampone non si schioda, salto giù dal letto e corro in camera dei piccoli. Mirtillo è aggrappato alla sponda del lettino a testa in giù, versione uomo ragno e sta per precipitare. Salvataggio compiuto appena in tempo.
Lampone dice che non gli sembrava piangesse in modo preoccupante.
Io non dico niente, in fondo ci sono due paia di orecchie innocenti in ascolto..

lunedì 10 settembre 2007

Primo giorno di scuola

Ci sono un albero ed il sole dipinti attorno allo stipite della porta. Non so perchè, ma già questo mi commuove. I bimbi si siedono sui loro banchi e si sente già distanza con loro, come se li avessimo "consegnati" ad altri. La maestra ci chiede di applaudirli e poi chiede loro di applaudirci e salutarci.
Le mamme hanno gli occhi lucidi, i papà sono forti e si nascondono dietro telecamere e macchine fotografiche.
Non so cosa a cosa sia dovuto questo commuoversi. Alla sensazione di distacco che si ha perchè, in fondo, il bambino è diventato "grande". O forse al rimpianto per la nostra infanzia. Adesso, però, cominciano a d avere un senso le parole famose che mia mamma ha ripetuto fino alla nausea quando ero ragazzina: "quando sarai mamma anche tu capirai".

venerdì 24 agosto 2007

Gusti precisi

Nel cassetto di Mirtillo c'è una polo bellissima colore blu cielo. Lui la odia. Ho provato e riprovato a fargliela indossare. Aspetto qualche giorno, sperando che sia solo un capriccio e gliela ripropongo. Ma lui mi dice che non la vuole perchè non gli piace. Mi fa venire in mente che quando avevo la sua età, mia mamma cercava di farmi indossare una salopette con una fragolona sulla tasca. Me la metteva e mi diceva: "fatti vedere da papà che bella sei". Io mi presentavo da mio papà per beccarmi i complimenti e poi pretendevo che me la togliesse. Odiavo i pantaloni e non li ho indossati fino all'università. Pare che in famiglia abbiamo gusti ben precisi..

Cominciamo bene

Ribes pange e dice che non vuole andare a scuola. Il suo amico gli ha detto che lo faranno studiare e si colorerà solo con le matite e con i pennarelli sottili. Ribes vuole solo giocare con gli amici e colorare con i pennarelli grossi. Non me la sento proprio di dargli torto.

E due!

Mi sono decisa: ho aperto un altro blog. All'inizio avveo deciso di continuare questo da un'altra parte. Ma ho cambiato idea. Il mio nickname era diverso, il template era diverso, insomma non ero più Strawberry ed io mi ci sono affezionata. Perciò li tengo entrambi. Se foste interessati ai miei arrovellamenti al quadrato, mi trovate su "Tracce di me" (www.myfootprints.splinder.com).

sabato 18 agosto 2007

E' arrivato E.

Chiamo la mia amica Oro al telefono, ma è spento. Qulacosa mi dice che è arrivato il momento. Dopo un'ora mi scrive che è nato E. La chiamo subito e ci troviamo a piangere di gioia al cellulare. Sarà un anno che non la vedo. Da quando è tornata a vivere nella sua città, ci sentiamo per e-mail o telefono. Ma il tempo dei sogni l'abbiamo per lo più vissuto insieme condividendo risate, arrabbiature, vittorie e sconfitte, deliri vari di quei quattro anni di dottorato. Non solo la vita professionale, ma anche quella privata. L'amicizia che mi legava a lei e alle "girls", ha fatto spesso la differenza in un ambiente di lavoro non sempre amichevole.
La sua forza d'animo, la sua maturità mi hanno sempre affascinato. Avrei voluto assorbire qualcosa di questo suo modo di essere. Io, sempre così mutevole, sempre così preoccupata per tutto, con questo senso di fragilità da portare a spasso. Non mi basterebbe una vita per essere così stabile.
Una sera mi disse che le sarebbe piaciuto essere razionale come me. E' stata la prima volta che ho preso coscienza di esserlo, con questa abitudine di dover sempre spaccare il capello in quattro, fino quasi a farmi impazzire, senza riuscire a spegnere il cervello.
Lei, così introversa ed ermetica, stamattina mi ha regalato un inaspettato momento di intimità.
Un momento davvero prezioso.

martedì 14 agosto 2007

Questione di punti di vista

Mi succede sempre più spesso di entrare nei negozi che espongono la dicitura "in saldo", ubriacarmi gli occhi di cose da comprare e sentire una vocina (probabilmente di Biribò) che dice: "Non mi serve". Esco senza aver comprato nulla. Tempo fa, l'ho raccontato a Lampone concludendo con la frase: "Sono malata". E lui: "No, stai guarendo!"

lunedì 6 agosto 2007

Crescere

Che ognuno stia solo sul cuor della terra è arcinoto.
Provarlo sulla propria pelle è altra storia.
Sentire che non si possa contare sull' appoggio di chi ci vive accanto, alle volte sembra un peso troppo grande da portare.

giovedì 2 agosto 2007

Gli amici di Pavlov

Per chi non credesse nel comportamentismo, sappiate che ne conserviamo la prova umana nel nostro istituto. G. è un collega di mansioni non ben definite che trascorre le giornate a leggere libri fantasy. Brava persona, simpatica e socievole, niente da dire in merito. Quanto ad efficienza lavorativa, un pò carente...
Racconta la nostra segretaria che quando gli si dice: "G. ci si sarebbe da fare..", non si fa in tempo a finire la frase che lui si è già precipitato in bagno, colto da bisogno impellente.

lunedì 30 luglio 2007

Lusso sfrenato

Stasera sono a casa da sola. Bimbi dalla nonna, Lampone fuori per lavoro.
Un secolo che non succedeva. Non so, potrei dare un pigiama party, andare al cinema per l'ultimo spettacolo, uscire a bere qualcosa.
Ripensandoci, mi cala la palpebra, le gambe non mi reggono molto.
Credo che farò la doccia ed andrò a dormire. Almeno, per una notte non dovrò lottare per far cadere tra le braccia di Morfeo i piccoli diavoletti: un lusso davvero sfrenato..!

martedì 24 luglio 2007

11 settembre

Sto fissando la lettera di convoncazione per il concorso. Ma davvero la voglio fare questa fatica inutile? Sento una vocina che ripete: "Sono stanca, Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca". Ma so già che passerò anche questa estate sui libri, almeno per potermi dire che ci ho provato. Però mi sento così lontana dal fare le cose perchè Voglio e non perchè Devo. Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca,Sono stanca.

lunedì 16 luglio 2007

Certi giorni va così

Ora et labora

Verso il giorno

noi ancora non possiamo vedere

cosa ci attende fino alla luce mattutina

per svegliarci al dovere

svegliare dovere

svegliare dovere

svegliare

piangere in silenzio.

(Massimo Acciai in http://simposiodipoeti.splinder.com/)

domenica 15 luglio 2007

Sorrisi di circostanza e conti da pagare

Vado a messa nella chiesa della parrocchia dove sono cresciuta. A dieci minuti dall'inizio vedo la mia amica Minnie dall'altra parte della navata. Non me l'aspettavo, pensavo tornasse dal mare stasera. Sono felice, vorrei raggiungerla. No, non è una buona idea attraversare la chiesa durante la prima lettura, aspetterò. Finita la messa le vado incontro sorridendo e cominciamo a parlare tranquillamente. Arriva la sua nuova amica L., le salta addosso e la abbraccia a lungo, senza neanche guardarmi. Improvvisamente, mi sento lontana km da questo posto ed ho la sensazione di assistere ad una scena di cui non faccio parte. Ecco, odio L. No, non la odio, sono solo gelosa perchè nel lungo periodo in cui non avevo tempo di curarmi di nessuno, nemmeno di me stessa, ha preso il mio posto nella vita di Minnie. Me la sono cercata, come si può darle torto. Però un pò la odio, L. Ora che ha finito di abbracciare Minnie non mi saluta nemmeno e parla come se non ci fossi. Sta cercando di dirmi qualcosa? Dopo un pò mi schiodo dalla faccia il sorriso di circostanza e mi reinserisco nella conversazione. Si parla di andare in centro in bici, Minnie dice che non ce la fa con le due bimbe, le suggerisco di portarle entrambe sui seggiolini. L. dice seccamente che è troppo pericoloso. Penso: l'ho fatto cento volte, neanche fosse un mistero che ho due figli anche io, vuole insegnarmi a vivere? E poi ho dei tacchetti affilati molto glamour, potrei trapassarle un piede, così, tanto per farle capire che mi sta leggermente infastidendo.
Oddio, sono appena uscita dalla chiesa, ma che mi prende?
Mi ristampo il sorriso di circostanza sulla faccia e dopo poco mi congedo.
Mentre mi allontano penso che il conto pagato alla fine di questi anni è piuttosto salato e poi, che cavolo, perchè non sono mai capace di esprimere l'entusiasmo per le persone cui tengo.
Va beh, domenica prossima vado a messa nella mia parrocchia.
Al centro del torace ho una sensazione come se il tacchetto affilato me lo fossi auto-infilzato.

sabato 14 luglio 2007

Brillantino al naso

Lampone: "Ora mi metto l'orecchino anch'io" (no, pietà..)
Mirtillo: "Chi ti ha dato quello?"
Ribes: "Perchè hai quello?"
Mamma ridendo: "Non posso nemmeno guardarti"
Papà ridendo: "Ti manca solo la sveglia al collo"
Butter Cookie: "Mi piace"
Vari: "Mi cade un mito", "non mi sembri più una persona seria" (evviva!), "noooo", "ma cosa hai fatto?", "ah, l'hai fatto alla fine".
Il peggiore: "alla soglia dei 40 anni la disperazione miete vittime" (per questioni gerarchiche non ho potuto sfoderare la spranga di ferro)
Questi i commenti raccolti in soli 5 giorni.
Poi ci sono stati i vari "come mai"? A cui ho risposto senza glissare solo ad un amico. Ed è perchè avevo voglia di farlo e sono stanca di preoccuparmi sempre di ciò che la gente pensa di me e volevo provare a me stessa che posso piacermi nonostante l'opinione negativa di molti. Forse un gesto adolescenziale tardivo, però mi sento bene.

venerdì 6 luglio 2007

Note da ricordare

Che orrore
essere
qualcuno!
Che cosa pubblica
come una rana
che gracida il suo nome
per tutto il lungo giugno
a uno stagno ammirato!
E. Dickinson

Lezioni di diplomazia

Lampone ha insistito per acquistare olio pugliese a "scatola chiusa". Il prodotto è risultato discreto ma sa più da rosmarinoche da olio . Dopo vari commenti in proposito, una sera ho detto: "Sai cosa penso? Che l'olio non sapesse da niente e che vi abbiamo lasciato macerare dentro del rosmarino per rimediare". Mi ha guardato ed ha detto: "a volte sei più pungente di una vipera".
Per fortuna non ha mai pensato di intraprendere la carriera di diplomatico, altrimenti la terza guerra mondiale ci avrebbe già incenerito tutti..

martedì 3 luglio 2007

Telefonate serali

Lei: "Potresti fare una tesi teorica, il tuo tirocinio non è stato un granchè".
(Cavolo, voglio fare copia e incolla con la relazione e farla finita con questa storia, un'altra estate buttata al vento per la ssis non la posso reggere. E poi il lavoro, i bambini sono a casa, ho voglia di fare una vita normale).
Io: "Magari faccio così l'introduzione e poi mi baso sulla relazione.." (Non ci sto provando abbastanza, ma poi capisce che non ho voglia di farla 'sta tesi e il coltello dalla parte del manico lo tiene ancora lei)
Lei: "Ma io ho del materiale, lo guardiamo insieme e facciamo una ricerca bibliografica"
Provo ad essere più chiara ma mi sembra di averla innervosita, mette giù il telefono in fretta.
Ecco cosa odio di questa scuola di specialità: sentirmi ancora come fossi uno studente delle medie, non hai libero arbitrio, devi solo fare contento l'insegnante senza chiederti perchè.
Almeno questa è la scuola che ho vissuto io e non mi pare di aver visto mutamenti su larga scala.
E capisco perchè sono riluttante a tornare a scuola, anche se dall'altra parte della cattedra: di nuovo quel senso di oppressione e quell' "ansia da prestazione".
E alla fine, percepisco che il mio sentirmi perennemente studente è qualcosa che va al di là delle situazioni contigenti e che deriva dal mio vissuto che mi impedisce di sentirmi "alla pari". E non mi piace, proprio non mi piace.

venerdì 15 giugno 2007

Ciao Maestra F., ovvero chiuso per ferie




Oggi è l'ultimo giorno di nido per Mirtillo. Per un bel pezzo è stata dura "abbandonarlo" tra pianti e stridore di denti. Lampone ed io ci palleggiavamo questa scomoda incombenza. Devo dire, però, che la Maestra F. ha fatto davvero la differenza e vedere come se lo coccolava e lo accoglieva è stata per noi una serenità. Il suo "esserci" nel lavoro che fa e l'affetto per i bimbi della classe si percepivano davvero. Salutarla stamattina mi è davvero dispiaciuto e mi ha fatto pensare, ancora una volta, a quanto sia importante un bravo insegnante. Grazie davvero, Maestra F.
Ora raccogliamo armi e bagagli e partiamo per il mare: un pò di riposo ce lo siamo davvero meritati!
Baci Strawberry

giovedì 14 giugno 2007

Movimenti notturni, ovvero ciao Gigia

Fin da quando avevo 4 anni ho sempre avuto un amico a quattro zampe. Per questo motivo, dopo qualche mese di matrimonio, ho cominciato a sentire l'esigenza di avere per casa un essere vivente che desse affetto senza produrre camicie da stirare (scherzo Lampone, scherzo). Poichè non potevamo tenere un cane in appartamento ho trascinato a tradimento Lampone in un negozio di animali e l'ho convinto a portare a casa un coniglietto nano. Serafino, detto Gigio, dopo un anno si rivelò una Serafina, detta Gigia. Ho più volte avuto la tentazione di strozzarla con le mie mani a causa delle pipì mollate su divano e letto, prima che la nascita dei bambini ne limitasse i movimenti per casa. Però era parte della famiglia. Gigia si è ammalata qualche mese fa e venerdì sera l'abbiamo trovata morta sotto il divano. Lampone ha deciso di seppellirla subito ed è uscito a scavare la buca appena fuori dal giardino condominiale. L'ignaro passante deve avere avuto qualche sospetto di fronte all'uomo che scavava all'una di notte e perciò ha fermato la macchina ed è rimasto ad osservare per un pò. Lampone si è chiesto "Ma parchè 'a xente no se fà mai i c**i sui?" ed imperterrito ha completato l'opera. Così Gigia riposa in pace vicino alla siepe e Mirtillo e Ribes vanno a salutarla ogni mattina. Noi non ci siamo ancora abituati a non doverla tirar dentro dal terrazzo la sera.
Ciao Gigia, ci mancherai.

venerdì 8 giugno 2007

Strawberry fields




S. Francisco è la città ideale per questo blog. C'è sempre troppo vento. Di questo viaggio ho portato a casa il sole splendente ed, appunto, il vento che scompiglia i capelli, fa svolazzare i vestiti, investe il viso. Questo vento mi è entrato dentro ed ha messo tutto a soqquadro. Sentimenti, desideri, ricordi, tutto si è mescolato alla rinfusa in un gran turbinio. E' rimasta un'enorme confusione, davvero difficile riporre tutto sugli scaffali e riportare l'ordine. Ma a questo punto, mi chiedo se abbia senso tentare di ripristinare la situazione preesistente. La necessità di voltare pagina, di ricostruire un nuovo equilibrio, di riempire il vuoto che mi abita da ormai troppo tempo è davvero forte e forse questo è il momento giusto. Partire da quanto è stato, tenere ciò che di prezioso la vita mi ha dato ed usarlo per trarre la forza necessaria per andare avanti.
Che fortuna aver avuto la possibilità di rivedere i miei amici canadesi che non incontravo da anni: constatare che la distanza non ha disperso la nostra amicizia e poterli salutare di persona.
Che fortuna aver trascorso del tempo con le mie colleghe e constatare quanto sia arricchente comunicare tra donne e quanta intimità si possa creare tra noi, anche se non lavoriamo più fianco a fianco. Che fortuna sentire che avevo nostalgia di casa.
Punto e a capo, ricomincia la vita quotidiana. Ma io mi sento diversa.. lavori in corso..

giovedì 17 maggio 2007

Il cerchio si chiude

Finalmente sono riuscita a chiudere la valigia. Ho quasi imparato alla perfezione la mia presentazione, tutto pronto per partire.
A S. Francisco ho visto il mio primo congresso. All'epoca venivo da Montreal e davero pensavo che ce l'avrei fatta a rimanere all'Università. Quell'entusiasmo e capacità di credere in modo incondizionato che i sogni si avverano mi sembrano lontani dei secoli. Mancavano solo le ultime bad news sul concorso cui dovrei partecipare. Parto sicuramente contenta, ma con la forte sensazione che questa fase della mia vita si sta per concludere in modo definitivo. Tutto sommato sono contenta che finisca proprio a S. Francisco, magari lì è rimasto qualcosa di me che posso riprendermi, o semplicemente contemplare. In certi momenti si dovrebbe avere fiducia nel fatto che la vita ti porta sempre sulla strada giusta. Ma per ora sento solo dolore e necessità di andare via, di stare sola e di capire se in tutto ciò si possa trovare un senso diverso dalla sensazione di fallimento che mi porto dietro da un pò.

mercoledì 16 maggio 2007

A060: licenza di martoriare..


... intere generazioni di indifese menti adolescenti con le scienze naturali: alla fine sono riuscita a terminare buona parte della ssis.
E perciò standing ovation per me, che ho resistito fino alla fine.
Standing ovation per Ribes, Mirtillo e Lampone che in questi due anni non sono fuggiti di casa, nonostante le cene a base di minestroni in busta e gli isterismi quasi quotidiani. Standing ovation per Matteo, Biribò e GeoSara: ragazzi, se non mi aveste "costretta" ad iscrivermi ai primi appelli degli esami, dovrei ancora dare pedagogia sperimentale. Siete stati l'unica cosa buona di questo obrobrio: vi voglio bene (Biribò, per le cura delle carie ti pagherò il dentista..).
Se non temessi di essere arrestata per schiamazzi notturni urlerei dalla finestra : "E' FINITAAAAAAAAAAAAAAAAA". Finalmente si torna a respirare e la notte si sta svegli per dedicarsi alle proprie attività preferite, invece che ai moduli on-line.
Finalmente l'etichetta di questo post sta per sparire dal mio blog: non posso ancora crederci!
E per concludere una dedica speciale a quelli che ci hanno trattato come numeri, ricordandoci di non fare altrettanto con i nostri futuri studenti:

domenica 13 maggio 2007

Virus intestinale



Sei estramamente infettivo,
il mal di pancia è solo l'aperitivo.
Segue vomito da esorcista,
i succhi gastrici alla mia vista.
Tutta la notte scopa e ramazza,
dormo a colazione sopra la tazza.
Ribes e Mirtillo ridotti uno straccio,
non li consola il mio abbraccio.
Virus bastardo, virus maledetto,
non ho ripassato un solo concetto.
Andrò allo sbaraglio a questo esame,
immersa fino al collo nel liquame.
Chiedo solo la cortesia:
non contagiarmi, devo andar via.

mercoledì 9 maggio 2007

Gira male

A volte mi stupisco di quanto una serie di stupide piccole cose riescano a mettermi di pessimo umore.
La giornata è iniziata con il solito ritardo del treno. Poi, mentre pedalavo per arrivare al lavoro, squilla il cellulare. Sul display compare il cognome della supervisora ssis. Chiede se allora non mi abilito in questa sessione perchè le sembra di non avermi comunicato il voto di tirocinio. Mi piglia un colpo e le spiego di aver presenziato alla riunione di aprile. OK, dice, allora sistemo tutto io. Saluta e riattacca, lasciandomi confusa.
Mi fermo in copisteria per fotocopiare le pagine a colori della tesi e spendo più di quanto se le avessi stampate.
Arrivo in lab e tutti mi aspettano perchè la prova della mia presentazione è stata anticipata di quattro ore. Ho uno stupendo ppt e me lo fanno a pezzi: devo cambiare colore dello sfondo e delle scritte. Ora è totalmente anonimo, sfondo blu, scritte gialle e bianche (sembra un uovo..), ma sono tutti soddisfatti (tranne io).
Ora vorrei solo andare a casa. Mi sento arrabbiata con me stessa e frustrata se penso che questo è il risultato di dieci anni di lavoro. Sarà mica questa la ricerca che amavo..?!?

Pezzi di Strawberry..

..sparsi per tutta la casa. Mi sono accorta dello scempio quando Mirtillo mi si è parato davanti reggendo il busto senza gambe della mia bambolina e chiedendomi: "Me la spogli?".
Sconvolgente osservare la precocità della natura maschile..

lunedì 7 maggio 2007

Che domenica bestiale

Abbiamo passato il pomeriggio a Civitas, fiera del volontariato. A parte la difficoltà di tenere fermi ad uno stand i bambii per più di tre secondi, è stato bello respirare la voglia di darsi agli altri e l'idealismo che anima queste persone. E' stato un salto indietro nel tempo, ancora una volta mi sono trovata a chiedermi dove è finita quella parte di me che credeva di poter incidere sul destino. Magari ero malata di "sindrome del salvatore", ma di sicuro sentivo di avere un senso più di adesso.
Abbiamo cenato a casa di Astro Zio: è un ottima forchetta e l'anno trascorso in Texas gli ha insegnato ad essere un cuoco multietnico per non rischiare di schiattare al Mc Donald's. Ieri si è cimentato nella cucina cinese. Noi abbiamo mangiato bene, ma lui era inbufalito dalla riuscita degli involtini primavera fatti con la pasta sfoglia: effettivamente avevano assorbito tanto olio da poterci friggere un kg di patate, ma chi se ne importa.
Al ritorno abbiamo accompagnato a casa l'appiediata Butter Cookie e ci siamo trovati tutti a cantare a squarcia gola "Che domenica bestiale", ridendo di Mirtillo e Ribes che conoscono il testo integrale a mena dito. Era un pò che non mi sentivo così leggera.

martedì 1 maggio 2007

Sere di maggio

Maggio è arrivato. E' uno dei mesi che preferisco. Le sere tiepide hanno un profumo vellutato, i grilli cantano e fuori si sta bene. Le sere di maggio mi ricordano ore ed ore trascorse a chiaccherare sugli scalini della chiesa con gli amici: quell'intimità speciale che si crea tra ragazzi ed il cui ricordo ti accompagna per la vita. Mi ricordano le canzoni di Concato, che ascoltavo in macchina di L. mentre mi parlava della ragazza di cui si era innamorato, senza capire che parlava di me. Mi ricordano l'ultimo mese di scuola, quando compiti ed interrogazioni si accumulavano: studiavo la sera con le finestre spalancate, aspettando che N. passasse sotto casa. Le sere di maggio sono il preludio dell'estate che per me è sempre stata la stagione dei sogni. Le sere di maggio mi fanno venire nostalgia degli anni in cui la "compagnia" era una seconda famiglia e raccontarsi speranze e progetti bastava a riempirci la vita.
Le sere di maggio amplificano il mio senso di essere viva. Maggio è davvero un mese prezioso.

In una botte di ferro..





Con delle guardie del corpo così, cosa può farmi paura?

Le ultime parole famose..

..di Biribò che l'anno scorso, dopo la prima lezione del secondo semestre ha detto: "Sono ottimista, sarà un semestre leggero". Dopo 15 gg sfoggiavamo occhiaie e colorito verdastro, io meditavo di ritirarmi.
Che bello però.. sembra passato un secolo!

venerdì 27 aprile 2007

Blackout

Ho tentato di andare a salutare una collega che ha partorito. La porta del reparto era chiusa a chiave e così sono tornata a casa. Più tardi, S. mi ha chiesto: "Ma avere due figli non ti è servito? Potevi usare l'ascensore al piano di sopra ed aggirare la porta".
Io non so cosa sia, ma il fatto è che ho la tendenza a rimuovere tutto. Me ne accorgo sempre più spesso, ascoltando le persone che mi sono attorno. Parlano spesso della loro infanzia ed adolescenza, mentre io non lo faccio mai. E' come se fossi senza passato. Poi succede che sento un odore, una voce, un sapore ed ecco la chiave di mille scatole cinesi che si aprono in serie. Ma non riesco a parlarne, come se a nessuno interessasse da dove vengo. Ma il punto è: a me interessa? Cosa mi spinge a macinare km di vita per poi archiviarla così in fretta? Non so, ma in questo periodo mi sembra mi manchi un appiglio. Per fortuna, sempre più spesso mi tornano in mente episodi del passato e, felici o meno che siano, mi ricordano che sono la versione cresciuta di quella bambina con le codine.

Piccoli Rugbisti crescono

Astro Zio e Butter Cookie hanno iniziato i piccoli al rugby, nella convinzione che sia lo sport adatto a Mirtillo.
Le squadre sono composte da: Astro Zio, Ribes e Mirtillo contro amici energumeni.
Amici energumeni si avvicinano ringhiando a Mirtillo che stringe il pallone. Lui li guarda, lancia il pallone verso di loro e scappa nella direzione opposta. Astro Zio lo incita a non lasciarsi sfuggire la palla e Mirtillo realizza che amici energumeni non lo ridurranno in polpette, complice la mia presenza. Mirtillo comincia a menare tutti. Nella prima mischia, si tuffa sulla testa di uno degli avversari, l'unica parte del corpo che sporge dal mucchio di uomini urlanti. Poco dopo, pesta senza pietà un piede della stessa persona, atterrata da Astro Zio. A fine partita, corre ancora dietro agli avversari, stavolta munito di un ramo di salice. Che ci abbia preso gusto?

Non apprezzano i nostri sforzi..

Astro Zio ha compiuto l'ennesima impresa sportiva, completando la maratona di S. Antonio. Incurante dell'organizzazione, e munita della sua proverbiale faccia da culo, Butter Cookie si è improvvisata sua allenatrice e lo seguiva in bicicletta. Pedalando al suo fianco, lo riforniva di acqua al bisogno e scampanellava allegramente agli spettatori al lato della strada. Ad un certo punto, Astro Zio ha usato il penultimo filo di voce che gli restava per eclamare: "Basta". Credendo di essere in uno dei 25 film di Rocky, mia sorella ha cominciato ad incalzarlo: "Eh no, ormai ce l'hai quasi fatta, non devi mollare, resisti, usa tutte le tue forze". Guardandola come fosse fuori di testa, Astro Zio ha usato l'ultimo fil di voce per dire: "Intendevo basta con quel maledetto campanello!".

sabato 21 aprile 2007

Le mie tracce


Stamattina alla scuola materna di Ribes si è tenuto il laboratorio delle emozioni con la psicologa.
Compito dei genitori era lasciare le proprie tracce ai bambini della scuola o ai genitori dei prossimi anni. Ed eccomi lì, a disegnare con i colori a dita su un grande cartellone appeso al muro le mie tracce. All'inizio è stato difficile capire cosa volevo, ma poi ho pensato di lasciare le cose che mi hanno aiutato nella vita. Ad opera terminata sono rimasti sul cartellone i miei disegni gallinacei rappresentanti: giocare sotto il sole, viaggiare, il mio vento, i mei sogni nel cassetto, i miei genitori e sorella, i miei amori, le mie passioni, sorridere, il rumore del mare, i colori del tramonto, avere fiducia. E' stata un'esperienza emozionante, nemmeno ricordavo che ci fossero tante cose belle dentro di me, alla fine è commovente. Chissà perchè seppelliamo tutta questa vita sotto strati di distacco e razionalità, sotto travestimenti che ci tengono lontani da noi stessi e dagli altri, per poi finire con il sentirsi soli.

venerdì 20 aprile 2007

I am a Geek Girl

Ho comprato un giornale perchè ho scoperto che c'era un articolo sul blog "Non solo mamma".
Ho scoperto quindi di essere una Geek Girls. Dice l'articolo che le Geek sono esperte navigatrici di internet ed appassionate blogger. Quasi quasi ci credo, il che mi fa sentire molto cool ed anche trendy: non sembro Bisio in quella pubblicità?
Ecco un'altra maschera da indossare..

lunedì 16 aprile 2007

Buon sangue non mente

La genetica non tradisce mai: dopo il mio sbaglio di marito, ieri Mirtillo ha sbagliato mamma, aggrappandosi alle gambe di una signora che aveva i pantaloni simili ai miei. Tra l'altro, mi sono ricordata che un episodio analogo mi era successo all'età di 5 anni circa, quando volevo rifugiarmi da mio papà, e mi sono aggrappata alle gambe di uno mai visto.
Chissà quale strana mutazione causa le nostre bizzarrie.

giovedì 12 aprile 2007

Ho sbagliato marito


Mi sono trovata con Lampone per pranzare insieme. Dopo pranzo volevo un chewing gum che era nella sua macchina. Mi ha mostrato dove era parcheggiata, ho inforcato la mia bici e l'ho raggiunto. Mi è parso subito strano che fosse già seduto al volante con porte e finestrini chiusi. Ancora di più che vedendomi non uscisse, ancora di più che avesse la camicia marrone. Mentre il finestrino della macchina si abbassava ho realizzato che non era lui e l'ho visto arrivare dall'altro lato della strada.
L'uomo ha capito ed ha riso, Lampone ha riso, io avrei voluto essere su un'altra galassia.
Comincio ad essere seriamente preoccupata per la mia salute mentale. E manca ancora un mese..

mercoledì 11 aprile 2007

Un regalo azzeccato


Ed eccolo qui: questo è il regalo che una cara amica mi ha fatto per festeggiare il mio ultimo esame. Strawberry Shortcake in versione aggiornata al nuovo secolo.
Poche volte ho avuto il piacere di ricevere un regalo tanto personalizzato: mille grazie S.!

Senza fatica (o quasi)


Con mia grande soddisfazione ho realizzato che senza nessuna dieta dimagrante (anzi, dopo i bagordi di Pasqua e pasquetta) entro nuovamente in una delle mie gonne preferite, abbandonata dopo il primo parto.
Poi qualche maligno dice che la ssis non serve a niente..!



(da: http://www.webgif.com)

giovedì 5 aprile 2007

Vento

Eccolo di nuovo questo vento che soffia e mi fa sentire irrequieta, incapace di dedicarmi più di cinque minuti alla stessa attività. Ho solo voglia di aprire le finestre e farmi trapassare dal sole e dal profumo di aria fresca e di cambiare lenzuola e colore alle pareti e comprare libri che profumino di nuovo e viaggiare e ridere e cantare e cambiare e camminare. E poi sentirmi libera e leggera e serena, almeno un pò serena, almeno un pò con la sensazione di occupare il proprio posticino in questo universo.

venerdì 23 marzo 2007

Una mela al giorno

Mio papà è famoso per la sua passione per i "trapei". In particolare per quelli che si usano in cucina, più sono strani e più li adora: spremi aglio, toglio nocciolo delle olive, mestolo a stella per sbattere le uova, sbattitore per fare la schiuma nel latte ecc. Sono numerosi gli aneddoti legati a questa passione. Il più antico risale all'acquisito di una delle prime affettatrici contro il parere di mia mamma: pare sia stata usata due volte nel giro di una decina d'anni e poi sia stata buttata. Io non la ricordo nemmeno, ma quando entra in casa nostra qualcosa di inutile mia mamma gli dice ancora: "te la metteremo in tomba insieme all'affettatrice". Al che lui risponde immancabilmente ed in dialetto veneto: "C'è già talmente tanta roba che non ci sto più dentro io!".
Una volta comprò una macchinetta del caffè a pressione per "fare l'espresso come al bar" che al secondo uso esplose spruzzando caffè sui muri appena sbiancati della cucina. Fortuna che mia mamma non parla male perchè non si addice alle signore per bene...
Tutto questo per dire che per la festa del papà, Butter Cookie ed io lo abbiamo fatto felicissimo regalandogli un "trapeo" all'ultimo grido: trattasi di sbuccia mele a manovella.
Inutile aggiungere che il consumo di mele in casa è lievitato...

martedì 20 marzo 2007

Pensieri banali

Nella vita sprechiamo spesso tempo a lamentarci di cose futili, invece di godere ciò che abbiamo.
Sarò un pensiero banale, trito e ritrito ma in giornate come questa continua a passarmi per la testa.
Sei anni fa il figlio di una mia cara collega disse a tutti che doveva laurearsi e, mentre amici e genitori si vestivano per andare alla discussione della tesi, lui si lanciava dal tetto dell'ospedale.
Ebbi la notizia dal dentista ed ancora adesso fatico a tornare in quella sala d'attesa.
Mi è successo spesso di entrare in contatto con l'intensità e profondità del dolore di sua madre e non smette mai di togliermi il respiro.
Quanto è importante avere accanto persone con cui condividere senza paura i problemi, prima che sia troppo tardi. E quanto è importante prestare attenzione ai messaggi in codice che le persone che ci vivono accanto infilano dentro ad invisibili bottiglie da naufrago. Chissà se sapremo fare la nostra parte..
Ti abbraccio forte M.

lunedì 19 marzo 2007

Dance little sister


30 anni fa mia mamma era incinta. All'epoca l'ecografia non permetteva di sapere in anticipo il sesso del nascituro. Io ero stata figlia unica per 7 anni e mi ero stufata parecchio di questa cosa. Attendevo con ansia l'arrivo del bebè e, a dispetto dei parenti vari che auguravano ai miei di avere un perpetuatore del nome di famiglia, speravo fosse femmina. A partire dal mese di febbraio cominciai a chiedere nelle preghierine della sera che arrivasse una sorellina e che nascesse il giorno della festa del papà, tanto per fargli un regalo originale. Devo aver stressato assai l'Onnipotente, perchè esaudì entrambe le mie richieste. Fu così che ci piombò in casa questa biondina paffutella e piagnona che crescendo sarebbe diventata il mio "odi et amo" più forte. Questo è uno dei motivi per cui mi sento molto fortunata.
Buon compleanno Butter Cookie, tieniti stretta la gioia di vivere!

giovedì 15 marzo 2007

Sliding doors

Ore 7.30: corro come una pazza forsennata per zompare sul treno che sto perdendo a causa del "completo" scritto fuori dal parcheggio di cui mi servo solitamente. Arrivo al binario e le porte del treno mi si chiudono in faccia. Da dentro, il capotreno fa un gesto come dire: "Mi spiace", il mezzo comincia a muoversi. Non so dire perchè, ma all'improvviso questa scena mi è sembrata simbolica, una sorta di presagio di qualcosa che sta per succedere. Per fortuna non era rimasto nessuno sul binario ad accorgersi che piangevo.

lunedì 12 marzo 2007

Anatomy

Agli inizi della mia "carriera" universitaria passavo le giornate con gli ochhi incollati al microscopio a contare cellule. A me e colleghe era già chiaro che il dottorato sarebbe stato un bell'ornamento per i muri di casa e niente più. Fu così che, durante una pausa caffè, ci venne un'idea brillante. Lanciare una collezione di moda con stampe psicadeliche che riproducessero i colori ed i disegni delle cellule e dei tessuti cellulari di cui avevamo fatto indigestione. Avevamo pronto anche il nome: "anatomy". Tanto, con le schifezze che si vedono in passerella pensavame di avere buone opportunità. Tutto finì con la considerazione che la scienza ci aveva consumato i pochi neuroni di cui disponevamo e ci facemmo una grossa risata collettiva.
Stamattina, ore 9.20 laboratorio di istologia con la classe. Mi avvicino ad un gruppo di ragazze e chiedo: "Tutto chiaro?". Una di loro mi risponde che stavano considerando che il rosa dell'eosina sarebbe perfetto per una canottiera primaverile. Con orrore, mi sono sentita rispondere in automatico: "E' proprio vero!". AAA: cercasi soci per lancio di linea di moda..

giovedì 8 marzo 2007

C'è da fare

La festa della donna in questi utlimi anni mi è diventata antipatica. Non sopporto lo svuotamento di contenuti che ha subito. Molte non sanno più che è stata istituita per ricordare le operaie bruciate vive in una fabbrica dove le aveva chiuse a chiave il padrone. Non ci si ricorda più che da soli 60 anni abbiamo il diritto di voto ed ancora qualcuno ci fa battute sopra. Non sono poi così vecchia, tuttavia ho dovuto difendere il mio diritto di andare all'università dal mio ragazzo di allora che voleva ci sposassimo subito dopo il diploma. Nell' ambiente dove ho trascorso l'adolescenza, venivo considerata un'arrivista perchè chiedevo qualcosa di più di una vita passata a ramazzare i pavimenti. Per fortuna la mia famiglia era diversa, ma alcune amiche non hanno continuato gli studi per lasciare che lo facessero i fratelli. Questo succedeva nell'Italia del '89. E l'8 marzo del 2007 sono stata ad un congresso dove, tra un centinaio di accademici, le donne che si fregiavano del titolo di prof si contavano sulle dita di una mano. E tra queste, di sicuro almeno un paio potrebbero tranquillamente fare le scarpe ai colleghi che allargano la ruota da pavone e fanno sorrisetti maliziosi e battutine a noi, che paradossalmente siamo considerate le "giovani" del gruppo.
Non so dire se mi faccia più rabbia o più tristezza osservare che molte di noi si accontentano della mimosa e di uscire a cena con le amiche. Credono che la parità sia raggiunta perchè vanno a vedere lo spoglierallo maschile o perchè ci è concesso di portare la divisa.
Quanto c'è ancora da fare perchè ci sia riconosciuta non dico la pari opportunità, ma la pari dignità...

mercoledì 7 marzo 2007

Piove dolcemente sulla città..


..intitolava una sua lirica stupenda Paul Verlaine.
Si, ma proprio quando devo percorrermi quattro km in bici per tornare a casa?
E allora ditelo...!

lunedì 5 marzo 2007

L'erba ha così poche occupazioni-
un mondo di semplice verde
con solo farfalle su cui meditare
e api da ospitare-
non ha altro da fare che cullarsi
tutto il giorno ai suoni melodiosi
che le brezze portano leggere-
e accogliere in grembo la luce e inchinarsi a ogni cosa
e infilare le gocce di rugiada
come perle, per tutta la notte-
e diventare così raffinata che una duchessa invano attenderebbe
da lei un invito, un saluto, un'attenzione [...]
L'erba ha così occupazioni-
mi piacerebbe tanto essere fieno (Emily D.)

domenica 4 marzo 2007

Transfer

Che strazio studiare logica e filosofia della scienza con un mutante umano che si trasforma in dinosauro e ti ringhia attorno ed un profugo del deserto che ripete: "voglio acqua, voglio acqua". (Tu: "vai da papà". Lui: " no, voglio te"). Se la legge di Henry valesse per gli umani, direi di essere soprassatura. L'eruzione pompeiana mi fa un baffo.

mercoledì 28 febbraio 2007

Scelte

Anna ha deciso, sarà tutta per il suo bimbo che è in viaggio.
Io una scelta non la so fare e mi sento sempre in bilico tra le mille immagini che ho di me.
Qualcuno mi ha detto che nella vita ho troppi obiettivi. Aveva ragione, ma un centro di gravità permanente non lo trovo proprio. Mi commuove sempre osservare la bellezza di queste persone che sanno trovare la loro strada. Nel frattempo, continuo a cercare con fatica, ma con fiducia.
Ciao Anna, sii felice.

Dissonanze

...ho visto una conchiglia in mezzo ad un prato..
...strano... mi sento come una conchiglia in mezzo ad un prato...

domenica 25 febbraio 2007

Questioni fondamentali

Dopo essermi lungamente arrovvellata sul significato della vita, della morte e del dolore senza trovare risposte soddisfacenti, mi sono presa una pausa, sperando in un'improvvisa intuizione che mi illumini. Quotidianamente, tuttavia mi domando: perchè quando una mamma, dopo aver corso tutto il giorno, poggia il sedere sulla sedia di fronte ad un piatto caldo arriva il piccolo di casa e dice: "mi serve la cacca?"
Aiutateme...

venerdì 23 febbraio 2007

Aperitivo

Nonostante la tenera età, Mirtillo ha idee chiare e gusti precisi. In questo periodo ama sgranocchiare i Nachos con il Ketchup. Non si limita, però, a prenderli volgarmente dal sacchetto. Quando li trova in giro ne versa sul piatto, prende dalla credenza della sala da pranzo l'apposita salsiera che viene dal Messico e mi chiede di metterci la salsa che "non picca". Poi si siede e gusta il suo aperitivo con l'aria di chi sa già godersi la vita.

giovedì 22 febbraio 2007

Voglia di primavera

Lo stress di questi giorni ormai mi produce la voglia di evadere. Sento già nell'aria l'odore della primavera che si avvicina. Ieri mattina, Ribes ed io abbiamo fatto un salto al mercato per comprare il latte e siamo tornati con un mazzo di mimose che ora spande il suo profumo per la casa.
Dopo lezione stavo pedalando sulla strada del ritorno quando ho visto un vestitino a fiori che mi chiamava da una vetrina. In verità erano giorni che lo faceva, ma ero stata resistente. Sarà stato il bisogno di natura e passeggiate che sento in questo periodo, sarà stata la stanchezza che rende lo spirito debole, sarà stata la riminiscenza delle parole del mio prof che dice sempre che si vive una volta sola (ma lui ha la VISA gold)... fatto sta che oggi giro avvolta da fiorellini. Il bello è che circondarmi di tutta questa flora mi mette il buon umore, alla faccia della SSIS.

mercoledì 21 febbraio 2007

Errata Corrige

Uff, va bene, quello nel post precedente non era davvero un sillogismo. Ma insomma, non sono una filosofa e l'importante è che non se ne accorga l'Umberto.

martedì 20 febbraio 2007

Sillogismi

Se arrivi al lavoro e sul tavolo ci sono 3 fogli A4 di richieste del tuo capo, sarà una lunga giornata..

sabato 17 febbraio 2007

Pranzo solitario

Ieri sono stata a scuola per il tirocinio diretto. La classe è carina e mi piace lavorare con il docente accogliente, per ora tutto bene. Lunedì, però, dovrò tornare a prendere del materiale e quindi meno tempo per la relazione. Sono anche stata in libreria e dei testi consigliatici per il modulo di approfondimento, non ce n'era uno. Insomma, ero un pò scornata ed anche in vista del fatto che dovevo pedalare mezz'ora per tornare a casa ho deciso di farmi un regalo. Mi sono fermata a mangiare nell'unico caffè dove sto volentieri al tavolo da sola, perchè si può leggere i libri che sono in vendita. Io lì mi sento a casa, anche perchè mi ricorda un posto simile dove passavo le serate in Canada, a volte sola, a volte in compagnia della mia amica Lisa.
I piatti che ti portano sono molto belli da vedere (anche se scarsetti per la mia "bocchetta") e buoni. Tutto perfetto, non fosse stato per la signora che avevo davanti.
Mi faceva un pò malinconia e mi ha fatto pensare che dobbiamo allenarci da subito a pensare che il nostro invecchiamento è una cosa naturale. Altrimenti all'avvicinarmi dei 60 anni, mi vedrete:
1. girare con pantaloni attillati di pelle e tutta vestita di rosa (compreso orologio, tanga che esce dal pantalone e frontino di lana);
2. incartapecorita a forza di lampade UV.
... i biscotti secchi e bruciati non piacciono a nessuno, anche se la carta ha un bel colore..

Carnevale





Mirtillo e Ribes hanno deciso di vestirsi da Power Ranger. Ora, ci sono un sacco di varianti di Power Rangers ma loro volevano proprio gli SPD. Abbiamo passato un sabato pomeriggio per negozi di giocattoli ma tutti avevano la variante Ninja e gli SPD erano finiti. Mirtillo si sarebbe adattato, a patto che il vestito fosse blu, ma Ribes voleva il Red Ranger SPD a tutti i costi.
Due settimane fa, Lampone ha raccolto tutta la sua pazienza e benevolenza per spingersi fino in provincia di Vicenza e farci piombare in casa il Red Ranger ed il Blu Ranger (ma versione Ninja).
Giovedì Ribes mi ha informato che:
1. ha deciso con il suo amico che i Ninja sono meglio degli SPD e che è una disdetta che abbia il costume SPD;
2. Il Blue Ranger nella versione Ninja è una femmina ma a suo fratello è meglio non dirlo.
L'ho caldamente consigliato di non informare di tutto ciò nemmeno Lampone

venerdì 16 febbraio 2007

Questa relazione non s'ha da fare

Oggi avrei un sacco di cose da raccontare, ma il tempo vola e devo studiare.
Comunque, questa la divo dire: il mio pc dà segni di malessere da settimane, credo sia partita la scheda video e a volte parte a volte no. Stamattina volevo finire la relazione di tirocinio e non è partito più. Per fortuna ieri sera avevo fatto una copia della malefica cartella "SSIS" che, scommetto, molti di voi hanno sul proprio computer. Ulteriore soccorso è giunto dal portatile di lavoro che ieri mi ero scarrozzata fino a casa. Scampato pericolo, altrimenti il mio "AAAAAAAAAARRRRRRRRGGGGGGGHHHHHHHHH" si sarebbe espanso fino ai confini dell'atmosfera. Ma sapete cosa? L'anno scorso mi è successa la stessa identica cosa una settimana prima della consegna della relazione di tirocinio indiretto, segno incofutabile che il destino rema contro a questi famigerati elaborati che siamo costretti a produrre. Meditate gente, meditate..

giovedì 15 febbraio 2007

Tutto bene


OK, tutto sotto controllo. E' bastato tornare a casa, ingozzarsi di frittata alla salsiccia e biscotti al cioccolato (però ho mangiato anche la salubre verdurina..). Il ripristinato livello glicemico ed il clima casalingo hanno rimesso in moto il mio lato ottimista ed ho architettato un piano per uscirne intera anche stavolta.
Resistere, resistere, resistere..

Adrenalinicamente

Che stanchezza vivere così sempre sotto pressione. Ma come si fa a resistere ancora?
E' come se qualcuno ti tenesse la testa sott'acqua e tu non riuscissi a respirare.
Che bisogno di aria fresca...

mercoledì 14 febbraio 2007

Buon S. Valentino

Ah, che giornata questa. All'epoca del suddetto diario ero depressissima all'avvicinarsi del 14 febbraio. Sottolineava la mia tendenza ad innamorarmi di persone che non mi calcolavano oppure a far innamorare persone che non calcolavo. Finalmente, a 17 anni il maleficio si è spezzato ed ho avuto il mio primo vero S. Valentino. Strano a dirsi, ma non me lo ricordo assolutamente! Invece mi ricordo il primo regalo di Lampone: arrivò in casa dei miei con fiori ed un bellissimo orsetto che 10 anni dopo sarebbe stato scelto da Ribes come "Orsetto di nanna". Non si sa mai cosa possa succedere nella vita, è questo il bello, no?
Adesso che sono più "matura", non sento più il bisogno di questa festa che mi sembra una questione di marketing per vendere fiori e cioccolatini. Preferisco ricevere una parola carina o un fiore raccolto da un prato, spontaneamente, senza bisogno di rispettare le "feste comandate".
Anche quest'anno abbiamo deciso di non farci regali ma di uscire una sera insieme, magari venerdì o sabato. Ma stamattina, Lampone è sceso in garage e ne è tornato con un mega mazzo di rose rosse! Che uomo questo che mi sopporta da 14 anni ormai!. L'anno che il mio troppo vento mi portò al di là dell'oceano, passammo S. Valentino e fui raggiunta da un mazzo di fiori simili che arrivarono per interflora. Le mie amiche mi consigliarono di saltare sull'aereo e tornarmene a casa.
Grazie Lampone, ti amo.
Buon S. Valentino a tutti

martedì 13 febbraio 2007

Il debutto

Ciao a chiunque sia finito qui per sbaglio o per curiosità.
Incredibile avere un proprio blog, non avrei mai cominciato spontaneamente. Regali della SSIS.. E' che non ho mai penstao che a qualcuno potessero interessare le mie elucubrazioni mentali, ma in fondo non è questo lo scopo di un blog, l'importante è riversarci tutto ciò che passa per la testa. Molto liberatorio..
Perchè tropppo vento? Perchè adoro questa canzone e a fasi alterne della mia vita mi ci sono ritrovata pienamente. Beh, questa è una di quella fasi, a dire il vero..
Ora che sono nel frullatore della SSIS mi trovo quasi quotidianamente a pensare "via, voglio andare via" :):).
Perchè Strawberry? Perchè di questa favolosa bambolina era il mio primo diario scolastico ed io lo conservo ancora, con tutti i ricordi di quella meravigliosa età. Mai come ora che mi sto preparando ad entrare a scuola dall'altra parte della cattedra mi sembra importante stringermi a quella ragazzina che ero. Il fondo rosa del blog va a nozze con il mio nickname, non vi pare?
Un avvertimento: se non amate il rosa , i nastri, i pizzi, Baglioni, Carboni, Bersani, la poesia e l'ironia... scappate subito, questo posto non fa per voi.