sabato 17 febbraio 2007

Pranzo solitario

Ieri sono stata a scuola per il tirocinio diretto. La classe è carina e mi piace lavorare con il docente accogliente, per ora tutto bene. Lunedì, però, dovrò tornare a prendere del materiale e quindi meno tempo per la relazione. Sono anche stata in libreria e dei testi consigliatici per il modulo di approfondimento, non ce n'era uno. Insomma, ero un pò scornata ed anche in vista del fatto che dovevo pedalare mezz'ora per tornare a casa ho deciso di farmi un regalo. Mi sono fermata a mangiare nell'unico caffè dove sto volentieri al tavolo da sola, perchè si può leggere i libri che sono in vendita. Io lì mi sento a casa, anche perchè mi ricorda un posto simile dove passavo le serate in Canada, a volte sola, a volte in compagnia della mia amica Lisa.
I piatti che ti portano sono molto belli da vedere (anche se scarsetti per la mia "bocchetta") e buoni. Tutto perfetto, non fosse stato per la signora che avevo davanti.
Mi faceva un pò malinconia e mi ha fatto pensare che dobbiamo allenarci da subito a pensare che il nostro invecchiamento è una cosa naturale. Altrimenti all'avvicinarmi dei 60 anni, mi vedrete:
1. girare con pantaloni attillati di pelle e tutta vestita di rosa (compreso orologio, tanga che esce dal pantalone e frontino di lana);
2. incartapecorita a forza di lampade UV.
... i biscotti secchi e bruciati non piacciono a nessuno, anche se la carta ha un bel colore..

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