sabato 21 aprile 2007

Le mie tracce


Stamattina alla scuola materna di Ribes si è tenuto il laboratorio delle emozioni con la psicologa.
Compito dei genitori era lasciare le proprie tracce ai bambini della scuola o ai genitori dei prossimi anni. Ed eccomi lì, a disegnare con i colori a dita su un grande cartellone appeso al muro le mie tracce. All'inizio è stato difficile capire cosa volevo, ma poi ho pensato di lasciare le cose che mi hanno aiutato nella vita. Ad opera terminata sono rimasti sul cartellone i miei disegni gallinacei rappresentanti: giocare sotto il sole, viaggiare, il mio vento, i mei sogni nel cassetto, i miei genitori e sorella, i miei amori, le mie passioni, sorridere, il rumore del mare, i colori del tramonto, avere fiducia. E' stata un'esperienza emozionante, nemmeno ricordavo che ci fossero tante cose belle dentro di me, alla fine è commovente. Chissà perchè seppelliamo tutta questa vita sotto strati di distacco e razionalità, sotto travestimenti che ci tengono lontani da noi stessi e dagli altri, per poi finire con il sentirsi soli.

1 commento:

Matteo ha detto...

Lo sport mi ha insegnato a vedere sempre ciò che di buono si è fatto, anche dopo una brutta gara o un brutto allenamento.
Lo sport mi ha insegnato a rialzarmi dopo ogni inciampo, dopo ogni sconfitta; lo sport mi ha insegnato a rialzarmi prendendo la pala e scavando nella sabbia per recuperare il forziere dei miei tesori più preziosi, recuperando quella ricchezza che tutti abbiamo, dentro di noi, un po' come hai fatto tu ieri...
Ciao!