Fin da quando avevo 4 anni ho sempre avuto un amico a quattro zampe. Per questo motivo, dopo qualche mese di matrimonio, ho cominciato a sentire l'esigenza di avere per casa un essere vivente che desse affetto senza produrre camicie da stirare (scherzo Lampone, scherzo). Poichè non potevamo tenere un cane in appartamento ho trascinato a tradimento Lampone in un negozio di animali e l'ho convinto a portare a casa un coniglietto nano. Serafino, detto Gigio, dopo un anno si rivelò una Serafina, detta Gigia. Ho più volte avuto la tentazione di strozzarla con le mie mani a causa delle pipì mollate su divano e letto, prima che la nascita dei bambini ne limitasse i movimenti per casa. Però era parte della famiglia. Gigia si è ammalata qualche mese fa e venerdì sera l'abbiamo trovata morta sotto il divano. Lampone ha deciso di seppellirla subito ed è uscito a scavare la buca appena fuori dal giardino condominiale. L'ignaro passante deve avere avuto qualche sospetto di fronte all'uomo che scavava all'una di notte e perciò ha fermato la macchina ed è rimasto ad osservare per un pò. Lampone si è chiesto "Ma parchè 'a xente no se fà mai i c**i sui?" ed imperterrito ha completato l'opera. Così Gigia riposa in pace vicino alla siepe e Mirtillo e Ribes vanno a salutarla ogni mattina. Noi non ci siamo ancora abituati a non doverla tirar dentro dal terrazzo la sera.
Ciao Gigia, ci mancherai.
giovedì 14 giugno 2007
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