venerdì 24 agosto 2007
Gusti precisi
Nel cassetto di Mirtillo c'è una polo bellissima colore blu cielo. Lui la odia. Ho provato e riprovato a fargliela indossare. Aspetto qualche giorno, sperando che sia solo un capriccio e gliela ripropongo. Ma lui mi dice che non la vuole perchè non gli piace. Mi fa venire in mente che quando avevo la sua età, mia mamma cercava di farmi indossare una salopette con una fragolona sulla tasca. Me la metteva e mi diceva: "fatti vedere da papà che bella sei". Io mi presentavo da mio papà per beccarmi i complimenti e poi pretendevo che me la togliesse. Odiavo i pantaloni e non li ho indossati fino all'università. Pare che in famiglia abbiamo gusti ben precisi..
Cominciamo bene
Ribes pange e dice che non vuole andare a scuola. Il suo amico gli ha detto che lo faranno studiare e si colorerà solo con le matite e con i pennarelli sottili. Ribes vuole solo giocare con gli amici e colorare con i pennarelli grossi. Non me la sento proprio di dargli torto.
E due!
Mi sono decisa: ho aperto un altro blog. All'inizio avveo deciso di continuare questo da un'altra parte. Ma ho cambiato idea. Il mio nickname era diverso, il template era diverso, insomma non ero più Strawberry ed io mi ci sono affezionata. Perciò li tengo entrambi. Se foste interessati ai miei arrovellamenti al quadrato, mi trovate su "Tracce di me" (www.myfootprints.splinder.com).
sabato 18 agosto 2007
E' arrivato E.
Chiamo la mia amica Oro al telefono, ma è spento. Qulacosa mi dice che è arrivato il momento. Dopo un'ora mi scrive che è nato E. La chiamo subito e ci troviamo a piangere di gioia al cellulare. Sarà un anno che non la vedo. Da quando è tornata a vivere nella sua città, ci sentiamo per e-mail o telefono. Ma il tempo dei sogni l'abbiamo per lo più vissuto insieme condividendo risate, arrabbiature, vittorie e sconfitte, deliri vari di quei quattro anni di dottorato. Non solo la vita professionale, ma anche quella privata. L'amicizia che mi legava a lei e alle "girls", ha fatto spesso la differenza in un ambiente di lavoro non sempre amichevole.
La sua forza d'animo, la sua maturità mi hanno sempre affascinato. Avrei voluto assorbire qualcosa di questo suo modo di essere. Io, sempre così mutevole, sempre così preoccupata per tutto, con questo senso di fragilità da portare a spasso. Non mi basterebbe una vita per essere così stabile.
Una sera mi disse che le sarebbe piaciuto essere razionale come me. E' stata la prima volta che ho preso coscienza di esserlo, con questa abitudine di dover sempre spaccare il capello in quattro, fino quasi a farmi impazzire, senza riuscire a spegnere il cervello.
Lei, così introversa ed ermetica, stamattina mi ha regalato un inaspettato momento di intimità.
Un momento davvero prezioso.
La sua forza d'animo, la sua maturità mi hanno sempre affascinato. Avrei voluto assorbire qualcosa di questo suo modo di essere. Io, sempre così mutevole, sempre così preoccupata per tutto, con questo senso di fragilità da portare a spasso. Non mi basterebbe una vita per essere così stabile.
Una sera mi disse che le sarebbe piaciuto essere razionale come me. E' stata la prima volta che ho preso coscienza di esserlo, con questa abitudine di dover sempre spaccare il capello in quattro, fino quasi a farmi impazzire, senza riuscire a spegnere il cervello.
Lei, così introversa ed ermetica, stamattina mi ha regalato un inaspettato momento di intimità.
Un momento davvero prezioso.
martedì 14 agosto 2007
Questione di punti di vista
Mi succede sempre più spesso di entrare nei negozi che espongono la dicitura "in saldo", ubriacarmi gli occhi di cose da comprare e sentire una vocina (probabilmente di Biribò) che dice: "Non mi serve". Esco senza aver comprato nulla. Tempo fa, l'ho raccontato a Lampone concludendo con la frase: "Sono malata". E lui: "No, stai guarendo!"
lunedì 6 agosto 2007
Crescere
Che ognuno stia solo sul cuor della terra è arcinoto.
Provarlo sulla propria pelle è altra storia.
Sentire che non si possa contare sull' appoggio di chi ci vive accanto, alle volte sembra un peso troppo grande da portare.
Provarlo sulla propria pelle è altra storia.
Sentire che non si possa contare sull' appoggio di chi ci vive accanto, alle volte sembra un peso troppo grande da portare.
giovedì 2 agosto 2007
Gli amici di Pavlov
Per chi non credesse nel comportamentismo, sappiate che ne conserviamo la prova umana nel nostro istituto. G. è un collega di mansioni non ben definite che trascorre le giornate a leggere libri fantasy. Brava persona, simpatica e socievole, niente da dire in merito. Quanto ad efficienza lavorativa, un pò carente...
Racconta la nostra segretaria che quando gli si dice: "G. ci si sarebbe da fare..", non si fa in tempo a finire la frase che lui si è già precipitato in bagno, colto da bisogno impellente.
Racconta la nostra segretaria che quando gli si dice: "G. ci si sarebbe da fare..", non si fa in tempo a finire la frase che lui si è già precipitato in bagno, colto da bisogno impellente.
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