domenica 15 luglio 2007

Sorrisi di circostanza e conti da pagare

Vado a messa nella chiesa della parrocchia dove sono cresciuta. A dieci minuti dall'inizio vedo la mia amica Minnie dall'altra parte della navata. Non me l'aspettavo, pensavo tornasse dal mare stasera. Sono felice, vorrei raggiungerla. No, non è una buona idea attraversare la chiesa durante la prima lettura, aspetterò. Finita la messa le vado incontro sorridendo e cominciamo a parlare tranquillamente. Arriva la sua nuova amica L., le salta addosso e la abbraccia a lungo, senza neanche guardarmi. Improvvisamente, mi sento lontana km da questo posto ed ho la sensazione di assistere ad una scena di cui non faccio parte. Ecco, odio L. No, non la odio, sono solo gelosa perchè nel lungo periodo in cui non avevo tempo di curarmi di nessuno, nemmeno di me stessa, ha preso il mio posto nella vita di Minnie. Me la sono cercata, come si può darle torto. Però un pò la odio, L. Ora che ha finito di abbracciare Minnie non mi saluta nemmeno e parla come se non ci fossi. Sta cercando di dirmi qualcosa? Dopo un pò mi schiodo dalla faccia il sorriso di circostanza e mi reinserisco nella conversazione. Si parla di andare in centro in bici, Minnie dice che non ce la fa con le due bimbe, le suggerisco di portarle entrambe sui seggiolini. L. dice seccamente che è troppo pericoloso. Penso: l'ho fatto cento volte, neanche fosse un mistero che ho due figli anche io, vuole insegnarmi a vivere? E poi ho dei tacchetti affilati molto glamour, potrei trapassarle un piede, così, tanto per farle capire che mi sta leggermente infastidendo.
Oddio, sono appena uscita dalla chiesa, ma che mi prende?
Mi ristampo il sorriso di circostanza sulla faccia e dopo poco mi congedo.
Mentre mi allontano penso che il conto pagato alla fine di questi anni è piuttosto salato e poi, che cavolo, perchè non sono mai capace di esprimere l'entusiasmo per le persone cui tengo.
Va beh, domenica prossima vado a messa nella mia parrocchia.
Al centro del torace ho una sensazione come se il tacchetto affilato me lo fossi auto-infilzato.

3 commenti:

Casper ha detto...

L'ho provata anch'io la sensazione del tacchetto nel torace...

Casper ha detto...

[Scusa se esco off topic con qualcosa di molto meno serio...]
La spranga di ferro femminile ed elegante: il tacchetto glamour! Prof., c'è qualcosa di simile anche per i maschietti?

Strawberry ha detto...

Mah, fammi pensare..
Non mi viene niente di geniale!! Mumble mumble... Lo spigolo della borsa del pc? Quello dello zaino pieno di libri? Penso che anche i tacchi di certe scarpe maschili non siano da disdegnare comunque..