venerdì 15 giugno 2007

Ciao Maestra F., ovvero chiuso per ferie




Oggi è l'ultimo giorno di nido per Mirtillo. Per un bel pezzo è stata dura "abbandonarlo" tra pianti e stridore di denti. Lampone ed io ci palleggiavamo questa scomoda incombenza. Devo dire, però, che la Maestra F. ha fatto davvero la differenza e vedere come se lo coccolava e lo accoglieva è stata per noi una serenità. Il suo "esserci" nel lavoro che fa e l'affetto per i bimbi della classe si percepivano davvero. Salutarla stamattina mi è davvero dispiaciuto e mi ha fatto pensare, ancora una volta, a quanto sia importante un bravo insegnante. Grazie davvero, Maestra F.
Ora raccogliamo armi e bagagli e partiamo per il mare: un pò di riposo ce lo siamo davvero meritati!
Baci Strawberry

giovedì 14 giugno 2007

Movimenti notturni, ovvero ciao Gigia

Fin da quando avevo 4 anni ho sempre avuto un amico a quattro zampe. Per questo motivo, dopo qualche mese di matrimonio, ho cominciato a sentire l'esigenza di avere per casa un essere vivente che desse affetto senza produrre camicie da stirare (scherzo Lampone, scherzo). Poichè non potevamo tenere un cane in appartamento ho trascinato a tradimento Lampone in un negozio di animali e l'ho convinto a portare a casa un coniglietto nano. Serafino, detto Gigio, dopo un anno si rivelò una Serafina, detta Gigia. Ho più volte avuto la tentazione di strozzarla con le mie mani a causa delle pipì mollate su divano e letto, prima che la nascita dei bambini ne limitasse i movimenti per casa. Però era parte della famiglia. Gigia si è ammalata qualche mese fa e venerdì sera l'abbiamo trovata morta sotto il divano. Lampone ha deciso di seppellirla subito ed è uscito a scavare la buca appena fuori dal giardino condominiale. L'ignaro passante deve avere avuto qualche sospetto di fronte all'uomo che scavava all'una di notte e perciò ha fermato la macchina ed è rimasto ad osservare per un pò. Lampone si è chiesto "Ma parchè 'a xente no se fà mai i c**i sui?" ed imperterrito ha completato l'opera. Così Gigia riposa in pace vicino alla siepe e Mirtillo e Ribes vanno a salutarla ogni mattina. Noi non ci siamo ancora abituati a non doverla tirar dentro dal terrazzo la sera.
Ciao Gigia, ci mancherai.

venerdì 8 giugno 2007

Strawberry fields




S. Francisco è la città ideale per questo blog. C'è sempre troppo vento. Di questo viaggio ho portato a casa il sole splendente ed, appunto, il vento che scompiglia i capelli, fa svolazzare i vestiti, investe il viso. Questo vento mi è entrato dentro ed ha messo tutto a soqquadro. Sentimenti, desideri, ricordi, tutto si è mescolato alla rinfusa in un gran turbinio. E' rimasta un'enorme confusione, davvero difficile riporre tutto sugli scaffali e riportare l'ordine. Ma a questo punto, mi chiedo se abbia senso tentare di ripristinare la situazione preesistente. La necessità di voltare pagina, di ricostruire un nuovo equilibrio, di riempire il vuoto che mi abita da ormai troppo tempo è davvero forte e forse questo è il momento giusto. Partire da quanto è stato, tenere ciò che di prezioso la vita mi ha dato ed usarlo per trarre la forza necessaria per andare avanti.
Che fortuna aver avuto la possibilità di rivedere i miei amici canadesi che non incontravo da anni: constatare che la distanza non ha disperso la nostra amicizia e poterli salutare di persona.
Che fortuna aver trascorso del tempo con le mie colleghe e constatare quanto sia arricchente comunicare tra donne e quanta intimità si possa creare tra noi, anche se non lavoriamo più fianco a fianco. Che fortuna sentire che avevo nostalgia di casa.
Punto e a capo, ricomincia la vita quotidiana. Ma io mi sento diversa.. lavori in corso..